28 Maggio 2005 - Monastero di Camaldoli: "Le Stagioni della Vita" - Darsi pace, Un incontro di liberazione interiore, con Marco Guzzi poeta e saggista

 

"Rare sono ormai le occasioni pubbliche, i convegni o i seminari, che abbiano ancora un senso, che cioè nutrano i partecipanti e li aiutino a orientarsi nella loro vita. Spesso negli eventi culturali odierni non avviene più niente, nei luoghi deputati alla trasmissione del sapere non ha luogo proprio niente...per fortuna esistono eccezioni, esistono ancora luoghi ed eventi in cui con molta umiltà, ma anche con determinazione si tenta di corrispondere alla fame di senso che divora il nostro tempo, e che, come diceva Simone Weil, non è meno primaria e radicale della fame di pane" (Marco Guzzi, Verso l' essenziale - L'anima e i suoi discorsi).

Augurandoci che sia stato un incontro con "un senso", il 28 maggio a Camaldoli si sono svolti un pomeriggio e una serata di riflessione esistenziale guidati da Marco Guzzi, poeta e saggista, figura di intellettuale di primo piano, nota al grande pubblico soprattutto per aver condotto negli anni '90 alcune trasmissioni radiofoniche di spicco per la Rai, fra le quali il celebre "3131", programma di dialogo con il pubblico.

Il tema trattato nell'incontro ha preso spunto dalla constatazione che il tempo che stiamo vivendo è quanto mai propizio per "ricominciare". L'uomo consapevole di aver imboccato strade che lo stanno portando nella direzione opposta alla pace, è chiamato a scegliere la strada della liberazione interiore per giungere alla trasformazione del mondo. Marco Guzzi ha proposto in questo senso un itinerario concreto che integra il livello culturale, psicologico e spirituale di formazione per favorire l'esperienza personale di quella nuova umanità, capace di darsi pace, che preme per nascere in ciascuno di noi e dare un nuovo inizio al mondo.

Stiamo vivendo, dice Marco Guzzi, un tempo sempre più "insostenibile" sia dal punto di vista ecologico e politico, sia da quello esistenziale e psicologico. Stiamo in altri termini sempre peggio con noi stessi e con gli altri, viviamo una crisi d'identità, una svolta antropologica. Ma non si può curare l'anima senza curare il mondo e viceversa. Siamo arrivati storicamente ad un punto di svolta in cui o impariamo a darci pace o ci distruggeremo. Darsi pace sta diventando una questione di sopravvivenza. Abbiamo tutti urgente bisogno di darci pace, di concedercela nei ritmi troppo frenetici della nostra vita, di riceverla e di custodirla dentro noi stessi e così di potercela scambiare vicendevolmente, affinchè possa espandersi a poco a poco anche tra i popoli, le culture, e le religioni del pianeta come nuova forma di relazionalità umana. Questa è l'unica cura di cui ciascuno di noi e il mondo nel suo complesso ha urgente bisogno. Ma dobbiamo dirci con chiarezza che darci pace è qualcosa che a noi umani non viene affatto naturale. Non è sufficiente gridare: Pace! Pace!, anche con le migliori intenzioni, per divenire davvero pacifici, e quindi capaci di operare autentiche pacificazioni. La pace vera, autentica, scaturisce solo da un intenso lavoro interiore, da una sorta di rigenerazione o di rinascita: il darsi pace infatti comporta un cammino di liberazione interiore.

La prima tappa di questo itinerario è il comprendere meglio la fase storica che stiamo attraversando, per non viverla alla cieca, subendone soltanto gli urti e le contraddizioni. Abbiamo cioè bisogno di chiavi interpretative nuove e convincenti, in grado di illuminare il senso del travaglio antropologico-culturale che stiamo vivendo, per ridare slancio, tra l'altro, anche al progetto di unificazione democratica del mondo, che sembra pericolosamente stagnante.

E' poi necessario divenire sempre più acutamente consapevoli dei blocchi psichici personali, delle paure specifiche e delle ferite infantili che ostacolano a livello individuale il processo trasformativo che pure preme in noi, al fine di sperimentare una liberazione sempre più piena, integrale e profonda.

E infine è tempo di verificare tutto questo scenario storico e psicologico in ebollizione alla luce di quell'orizzonte di senso globale che è costituito dalla spiritualità. Accordiamoci dunque con l'uomo nascente che è in noi, dobbiamo ascoltarlo, farlo uscire. Il nostro tempo dunque è tanto difficile e insieme così straordinariamente propizio per ricominciare.

Quella proposta da Marco Guzzi è dunque una sperimentazione che consiste nel mettere insieme questi tre livelli formativi (culturale, psicologico, spirituale) che ordinariamente procedono per strade separate se non addirittura divergenti, nel farli invece operare in sinergia, mostrandone l'intrinseca e necessaria unità. Nel suo ultimo saggio dal titolo "Darsi pace - Un manuale di liberazione interiore", dove Marco Guzzi espone i concetti e il cammino descritto, nella prefazione si legge:

"Vorrei scrivere questo libro mantenendomi in questo stato d'animo estremo, ma insieme sereno e costruttivo. Credo che noi uomini ci troviamo su questa terra per imparare a viverci in modo sempre più ricco e gioioso; ma affinchè i nostri figli possano sperimentare il senso di questa crescita tanto faticosa ed esaltante, dobbiamo lavorare oggi a ricostruire le fondamenta, che prima di tutto sono interiori. Dopo un secolo di distruzioni e di decostruzioni anche salutari, sta venendo un tempo che avrà bisogno soprattutto di umili ricostruttori, di fondatori, di persone cioè che si sappiano assumere la responsabilità adulta e disincantata di dare continuità alla vita".

Darsi Pace

Fratello, se vuoi la pace, datti pace.

La pace è solo il tuo cuore sprigionato.

Fratello se vuoi l'amore, diventalo.

Tu sei l'amore: tutto l'amore che cerchi.

Non chieder perciò la pace al mondo.

E non pretendere l'amore da nessuno.

La pace dalla tu. Falla tutti i giorni,

con le tue mani. E dallo tu l'amore.

Scroscia, donati, irradia: sii felice.

E' dandolo l'amore che lo ricevi in abbondanza.

Marco Guzzi

 

Marco Guzzi, poeta e saggista, dal 1985 al 1998 ha condotto alcune delle principali trasmissioni di dialogo col pubblico di Radio Rai, tra cui Dentro la sera, 3131 e Sognando il giorno. Ha diretto i seminari del Centro Internazionale 'Eugenio Montale' dal 1985 al 2002. Dal 2004 dirige la collana Crocevia presso le Edizioni Paoline. Dal 1999 conduce presso l'Ateneo Salesiano di Roma gruppi sperimentali di autotrasformazione. Le sue ultime pubblicazioni sono: in ambito poetico, Nella mia storia Dio (Passigli 2005), Preparativi alla vita terrena (Passigli 2002), e in ambito teorico, Cristo e la Nuova Era (Paoline 2000), La profezia dei poeti (Moretti & Vitali 2002) e Darsi pace - Un manuale di liberazione interiore (Paoline 2004).

www.marcoguzzi.it

Disegno di Amalia Ciardi Duprè