Mercoledì 12 Ottobre 2016 ore 17 - Rondine Cittadella della Pace (Arezzo)

Stanno sbocciando alla vita. Ma trovano una società sfiduciata e in crisi. Si preparano a imparare una professione. Ma con poche prospettive di farne un lavoro. Sono i più autorizzati a sognare. Ma gli adulti li sconsigliano, vivamente, di farlo. 
 

Incontro Luigi Dei
Incontro Luigi Dei
Incontro Luigi Dei

Le ultime generazioni non hanno fatto un buon servizio ai giovani. Ma non possono impedire loro di invertire la rotta, di costruire sogni, di realizzare ideali, di vivere passioni. 

Il futuro è una carta che i giovani devono poter giocare, un loro diritto.  

E proprio per esercitare questo diritto i giovani incontrano chi può accompagnarli, formarli, sostenerli. Un professore aperto, illuminato, innovatore come Luigi Dei.  

Il nuovo Rettore dell'Università di Firenze ha messo al centro della sua attività i giovani e il loro futuro: e per farlo punta sul rapporto con i centri di ricerca e i luoghi di cultura internazionale, sulla promozione delle occasioni di stage e formazione, su nuovi rapporti con il mondo del lavoro. 

In questo incontro i giovani, e non solo loro, potranno ascoltarlo, fargli domande, ricevere preziosi consigli. E magari condividere la sua stessa passione. La passione di inventare il futuro. 

 

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Luigi Dei
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ImageProfessore universitario è, da un anno, il Rettore dell'Università di Firenze. Un Rettore che sta cercando di svolgere il suo ruolo con capacità di innovazione e passione. Una prova? L'ultimo suo libro si intitola Diario social di un Rettore e raccoglie i post pubblicati su Facebook, post in cui parla di tutto, di chimica, ovviamente, ma anche di letteratura, teatro e canzone d'autore.  

Dei è uno scienziato, un chimico, ma si interessa anche del rapporto fra cultura umanistica e scientifica: direttore del dipartimento di Chimica, ha presieduto anche i corsi di laurea triennale e magistrale in scienze e tecnologie per la conservazione dei beni culturali. 

Tutta la sua formazione non è solo scientifica, ma umanistica, fuori da ogni steccato e stereotipo. 

Figlio di un violinista del Maggio Musicale e studi al liceo classico, è un appassionato di poesia, ama Shakespeare, ascolta e cita Bruce Springsteen e gli U2, segue gli sport di squadra. 

Ha curato un libro dedicato a un grande chimico a cui spesso si richiama: Primo Levi. 

Tutto questo ritorna anche nelle sue lezioni di chimica, in cui oltre allo specialista, c'è l'uomo curioso capace di interrogarsi sui grandi  temi e di appassionare.  

E' un uomo con cui parlare di ciò che si può costruire con lo studio e l'impegno, di futuro, di orizzonti più ampi, dei nostri giovani: e in particolare di quella Generazione Erasmus che in questi mesi è stata colpita da tante tragedie – dal pullman di Barcellona ai giovani uccisi a Parigi o in Egitto – e che tuttavia non ha perso la voglia di andare a costruirsi possibilità in un mondo più largo di quello che finora abbiamo conosciuto.  


A fine incontro apericena.