Domenica 30 agosto 2020, un bosco urbano e un bosco selvaggio nel paese di Bibbiena si sono incontrati fra natura, musica e scienza per offrirci risorse dalle molte sfaccettature e abitare con più saggezza la terra.
Una passeggiata dove antichi simboli, suggestioni musicali e riflessioni filosofiche si sono offerte per rintracciare quei segni antichi che ci raccontano di quanto il mondo vegetale, dalla notte dei tempi, ha consentito il nostro adattamento per la sopravvivenza. Spunti per riconoscere di essere parte di un meccanismo perfetto e in continuo mutamento e ricollocarci non più al centro dell’universo ma come parte di un tutto.
Guide d’eccezione in questo percorso naturalistico sono state Wolfgang Fasser e Antonella Di Maggio, musicoterapeuti e naturopati, che ci hanno accompagnato con parole, musica, sapienza, saggezza e cura.
Il sussurrare del Bosco di Casina, ha aperto ad un’esperienza di ascolto per ripensare la nostra relazione col mondo naturale con cui coltivare un legame forte e salutare, coniugando le ricerche scientifiche e la cultura antica che ci viene dalle piante per prenderci cura di noi stessi e della nostra terra.
L’itinerario della camminata era diviso in due parti: un percorso facile nel Bosco di Casina pubblico, e una seconda parte di media difficoltà nel Bosco di Casina privato. Si è concluso nel grande prato che circonda la casa della Fondazione dove chi ha voluto ha potuto camminare scalzo per assaporare il contatto con la terra: una sensazione molto bella ed emozionante accompagnata dalla musica della cetra suonata da Antonella Di Maggio. Infine seduti tutti in cerchio abbiamo ascoltato le parole conclusive di Wolfgang ed ognuno ha potuto esprimere le sensazioni e le riflessioni suscitate dalla passeggiata.
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