Il nome di Giuseppe Baracchi si associa ad alcune delle pagine più belle della storia recente del Casentino. Grazie alla Baraclit, l’impresa da lui ideata e condotta, insieme ai suoi fratelli, ha prima sostenuto la ricostruzione della valle distrutta dalla guerra, e poi accompagnato il rilancio della valle, garantendo lavoro e sviluppo.
A cento anni dalla sua nascita, a quattro dalla sua scomparsa, questo libro propone un ritratto autentico e inconsueto di Giuseppe Baracchi attraverso un puzzle di storie, di aneddoti, di curiosità dai quali emerge il suo talento, ma anche l’importanza, per la sua vita, degli affetti familiari. Dentro ogni racconto troverete infatti ora l’imprenditore, ora l’inventore, ora il marito, ora il padre, e spesso tutti questi ruoli plasmati insieme.
E se vi metterete vicino, se ascolterete con attenzione la voce di questo uomo speciale, vi accorgerete di quanto, quel suo cuore creativo possa ancora farci vibrare, sperare, e sognare.
Massimo Orlandi (Pratovecchio, Arezzo, 1965) è giornalista e scrittore.
Ha dedicato molti suoi lavori al racconto biografico del cammino di crescita umana e ricerca spirituale di testimoni speciali.
Collabora con la Fondazione Giuseppe e Adele Baracchi da oltre 20 anni.
Dal 1991 cura tutta l’attività editoriale della Fraternità di Romena.
Tra i suoi libri Giovanni Vannucci custode della luce, Invisibile agli occhi (con Wolfgang Fasser), Il morso del più - Incontri con Luigi Ciotti, (tutti per le Edizioni Romena), La terra è la mia preghiera, vita di Gino Girolomoni, padre del biologico (Emi), Abbi cura di me (Edizioni San Paolo) con Simone Cristicchi.