E’ stato sindaco della sua città, presidente della sua regione, ministro del suo Paese. Vannino Chiti ha dedicato la sua vita all’impegno politico, con una dedizione assoluta e un’etica istituzionale riconosciuta da tutti.
Sabato 19 marzo, ore 16, Chiti metterà a disposizione le sue esperienze di vita, anche per aiutarci a leggere questa difficile fase, dominata dagli scenari di guerra, nel corso dell’incontro “La politica come passione”, in programma nella casa della Fondazione Giuseppe e Adele Baracchi, a Bibbiena, in via Bosco di Casina 12.
L’ingresso prevede, fino ad esaurimento dei posti disponibili, super green pass, mascherina e prenotazione al 338-7299666 (WhatsApp/Sms).
Coloro che avevano già prenotato per l’incontro, poi rinviato, del 27 novembre 2021, sono tenuti a riconfermare la presenza ed in caso affermativo avranno la precedenza sulle nuove prenotazioni.
In un momento di grave crisi internazionale in cui le nostre sorti sono più che mai legate alle scelte dei leader politici, Chiti ci aiuterà a comprendere meglio il senso e i contenuti di quello che dovrebbe essere l’impegno politico, e a capire come sarebbe possibile liberarlo da tutte quelle scorie che spesso porta con sé.
La parola ‘politica’ viene infatti spesso percepita con una accezione negativa, sia per i casi in cui diventa mera lotta per l’ottenimento e la conservazione del potere, sia per le situazioni in cui l’interesse pubblico va in secondo piano rispetto alle ambizioni e agli interessi personali.
“Chi usa la politica per interessi personali non è un politico – amava dire il presidente Pertini – ma un affarista, un disonesto”.
E’ allora importante recuperare le radici di quella che invece è un’attività di grande valore, una passione civile, un servizio alla comunità.
Vannino Chiti, sin da giovane, ha dedicato a questo impegno tutte le energie, con passione e determinazione.
E’ stato sindaco della sua città, Pistoia, poi, per otto anni, dal 1992 al 2000, presidente della Regione Toscana. Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, nel governo Amato (2000-2001), è stato poi ministro per i rapporti con il Parlamento e le riforme istituzionali nel governo Prodi (2006-2008) e infine vice presidente del Senato della Repubblica (2008-2013).
Laureato in filosofia, è autore di numerosi saggi molti dei quali dedicati al rapporto tra politica e religione, tra laicità e fede.
Conduce l’incontro il giornalista Massimo Orlandi.